Si è svolta ieri 22 marzo 2015 la ventunesima edizione della maratona di Roma.Circa ottantamila corridori hanno scaldato le vie della capitale con il ritmo incalzante dei passi e del cuore. Emozione e adrenalina si percepivano al passare dei partecipanti che ,“infiammando” il percorso, riempivano il paesaggio monumentale con la loro corsa. E noi volontari coinvolti nell’evento abbiamo partecipato a tutto questo. Era bellissimo sentire come le famiglie, gli amici ma anche i turisti o il passante del caso incitavano i partecipanti a non mollare, a tenere duro perché, al tanto desiderato traguardo, mancava ormai poco. E si vedevano allora i maratoneti fare degli applausi e delle parole provenienti da dietro le transenne la loro carica, così dall’andamento lento assorbivano l’entusiasmo del pubblico e ripartivano. Questo è forse ciò che mi rimane della mia prima esperienza alla maratona di Roma: oltre all’emozione di aver partecipato, anche se in piccola percentuale, ad un evento mondiale come questo, credo che ieri a fine servizio mi sono portata a casa la convinzione di far parte di una grande e fortissima squadra ma soprattutto la grinta e la volontà dei maratoneti. (Alessia)
Ero un po’ preoccupata perché per me era la prima volta che facevo servizio alla maratona di Roma. L’ emozione grande è stata la gioia vista negli occhi dei maratoneti, la carica e il coinvolgimento che davano e allo stesso tempo chiedevano loro a noi! Anche con un semplice applauso la loro espressione cambiava. Anche questo è l’aiuto che noi diamo alle persone, ritrovare i sentimenti e le emozioni… (Fabiana)
Quando sono uscito di casa intorno alle 6.30 la vedevo molto brutta: pioggia e freddo !! … e mi dicevo sarà dura far passare tutte quelle ore. Sì, certo, la pioggia c’è stata e il freddo pure ma le varie attività del servizio, i 16.000 maratoneti colorati che volevano i nostri applausi per darsi forza, i turisti che ci hanno fatto mille domande mi hanno riempito la testa di immagini e sono tornato a casa soddisfatto della giornata. (Carlo)
Ormai sono diversi anni che partecipo alla maratona di Roma, ma ogni volta è sempre un’ansia ed emozione fare questo servizio, che viene considerato l’evento dell’anno! Ho ricoperto ruoli e postazioni in luoghi diversi, ma in ognuno ho sentito la responsabilità e la coscienza di dover fronteggiare con competenza ogni situazione. Negli ultimi tre anni ho fatto servizio presso il posto di primo soccorso e qui l’ansia di prestazione è ancora maggiore. Ma per fortuna tutte le volte mi trovo a lavorare con persone semplici e disponibili alla condivisione. Allora la tensione si allenta e rimane solo l’emozione di essere stata ancora una volta presente ad un grande evento! (Pina)
La XXI Maratona di Roma 2015 per me è stata la quarta come avvistatore di Protezione Civile. E’ stata una giornata lunga, faticosa e stancante ma pur sempre emozionante, anche se ha piovuto tantissimo, perché rispetto agli scorsi anni eravamo posizionati al 42° Km circa proprio a ridosso dell’arrivo. È stato bello vedere tutti questi maratoneti che nonostante il tempo non fosse in loro favore hanno speso tutte le energie pur di arrivare al traguardo. Sempre più felice e soddisfatta di far parte di Praesidium e Anpas Lazio e ringrazio di cuore tutti i “colleghi” volontari che hanno fatto questo servizio insieme a me. Siamo un gruppo sempre più unito. (Cristina)
“La Maratona conserva sempre a distanza di anni un fascino ed un sapore particolare. Ne ho vissute diverse ed in ruoli diversi da operatore sul percorso, ad autista di Ambulanza, a operatore in sala radio, a soccorritore nel posto sanitario, a spettatore all’interno del percorso ad osservare, incoraggiare ed assistere i volontari di Praesidium ( e non solo) che si dedicavano per la prima volta a questo genere di servizio.
Eppure non nascondo che la tensione per la grandezza dell’evento e la responsabilità avvertita, in qualsiasi ruolo mi dedicassi, non è mai venuta meno; nel corso degli anni poi la condivisione di questa esperienza con le associate Anpas Lazio ha generato e genera un emozione ed uno spirito ancora più particolari. Da osservatore mi trovo spesso a partenza/arrivo dove vedo arrivare i maratoneti e rimango affascinato nel vedere e sentire le loro espressioni di gioia, soddisfazione, felicità sotto l’incitamento ed il battimani di parenti, amici, mogli, mariti, compagni, figli, papà, mamme, fratelli sorelle. Quello è il momento più bello da vedere perchè magari dietro ognuno di loro c’è una storia personale, una sfida vinta con se stessi, con le proprie paure, timori. Ecco noi volontari rendiamo possibile anche questo con la nostra assistenza, col nostro essere pronti ad intervenire, noi siamo gli occhi della corsa e viviamo anche di questo vedere le persone felici di avercela fatta e per ognuno di loro che arriva sentiamo un po anche nostra quella vittoria.”.
Enzo