Riceviamo e con piacere pubblichiamo questo contributo a cura delle docenti referenti e con la collaborazione degli alunni che hanno partecipato al percorso formativo (Scuola Media Anna Frank di Roma)
UNA SETTIMANA (INTEGRATIVA) CON LA PROTEZIONE CIVILE DELL’ASSOCIAZIONE PRAESIDIUM
Tra le varie organizzazioni del territorio che quest’anno hanno collaborato con la scuola Anna Frank, nello svolgimento della settimana integrativa, vi è l’associazione dei volontari della Protezione Civile “Praesidium”.
Il progetto “SCUOLA SI-CURA” espletato dall’associazione prevedeva il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
- sensibilizzare i giovani alla prevenzione ed alla sicurezza;
- fornire gli elementi per assumere comportamenti adeguati per prevenire e gestire situazioni di pericolo;
- contribuire allo sviluppo dell’autonomia personale e del senso di responsabilità; sviluppare il senso di solidarietà umana e sociale.
Il gruppo dei ragazzi che ha scelto di partecipare a questo percorso formativo era composto per la maggior parte da alunni di prima media e da alcuni alunni di seconda e terza media. I volontari sono stati con noi per tutta la settimana dal lunedì al giovedì per due ore della mattinata presso la nostra scuola, mentre il venerdì ci siamo recati alla sede della loro associazione in via G. Mazzoni.
…segue…
Gli incontri con gli operatori sono stati molto interessanti, ricchi di contenuti che hanno stimolato in noi domande e considerazioni personali. I volontari hanno cercato di farci capire perché è importante il lavoro della Protezione Civile, quando essa interviene in modo operativo, e cosa fanno gli operatori quando si occupano della prevenzione.
In particolare sono stati trattati i seguenti argomenti: prevenzione agli eventi atmosferici pericolosi; prevenzione degli incidenti a casa, a scuola, per strada; contenuti essenziali del regolamento stradale e della segnaletica; simulazione di primo soccorso e chiamata ai soccorsi; cause, sviluppo e conseguenze degli incendi; piano di evacuazione e comportamenti corretti da adottare durante l’esodo; i terremoti: cosa fare e cosa non fare durante e dopo un terremoto.
Ogni incontro con i volontari prevedeva una parte teorica in cui attraverso slide ed altre proiezioni ci sono state presentate delle problematiche con un approccio scientifico. Ad esempio tutta la parte riguardante il dissesto idrogeologico ed i fenomeni sismici ci è stata illustrata in modo sistematico ed abbastanza completo con mappature, didascalie, foto e video. Nella seconda fase era prevista invece un’esercitazione pratica.
Mentre seguivamo le spiegazioni, apprendevamo all’istante perché chi ci parlava raccontava delle esperienze personali. Ad esempio un giorno, uno dei volontari con molta esperienza, ci ha raccontato di quando è stato montato il campo di accoglienza in occasione del terremoto dell’Aquila. Così oltre ai dati “tecnici” sono emerse storie umane, problematiche di vita quotidiana, difficoltà di convivenza di culture all’interno del campo, scambi di solidarietà e tolleranza.
Abbiamo capito che l’azione di questi volontari, insieme a quella di altri operatori delle varie Istituzioni, è stata fondamentale per il superamento delle emergenze. Ognuno di loro si è sacrificato ed ha dedicato il suo tempo agli altri, lasciando magari la propria famiglia.
Un altro momento molto importante di questo percorso è stato quando abbiamo visitato la sede operativa dell’associazione Praesidium. Lì abbiamo visto la sala operativa, l’attrezzatura che gli operatori utilizzano per le varie emergenze come: un fuoristrada speciale, due ambulanze, le idrovore per pompare l’acqua, i caschi, i megafoni, il generatore di corrente, le ricetrasmittenti per mantenere i contatti radio, gli abbigliamenti speciali, ecc.