di Longoneri Emanuela
Erano le 3.32 di 2 anni fa quando la terra tremò in terra d’Abruzzo. Secondi interminabili che portarono morte, distruzione e tanto dolore nella provincia de L’Aquila. La stima ufficiale parla di 309 morti, circa 1600 feriti, di cui 200 gravissimi, e circa 65.000 sfollati alloggiati in tendopoli, auto e alberghi lungo la costa adriatica. Come tutti gli italiani, e non solo, anch’io rimasi incollata al televisore e alla radio per giorni. Per me non fu il primo terremoto. Ricordo chiaramente l’Umbria e le Marche nel 1997, e l’Irpinia nel 1980. Ma questa volta furono diverse le emozioni, le sensazioni ed anche il dolore nel vedere, tra le tante, quelle piccole bare bianche. Troppo piccole. Mi sentii impotente. Nel mio piccolo avrei voluto fare qualcosa. Ma cosa?
- Correvo il rischio che, una volta passata l’emergenza, tutto sparisse all’improvviso. Pochi mesi dopo ebbi una grande opportunità, ovvero quella di entrare in contatto con un’associazione di volontariato. Non ci pensai un attimo e decisi di farne parte, in quella che tutt’ora è la mia associazione: PRAESIDIUM. Una parola che racchiude tante attività, tanta voglia di fare e tante persone che dedicano il loro tempo libero agli altri. Tra tutte c’è il Presidente, Vincenzo Carlini (per noi Enzo “The President”) che diversi anni fa, insieme ad altri soci fondatori, ha reso possibile tutto ciò. Ho deciso quindi di farlo conoscere un po’ anche a tutti voi attraverso quest’intervista fatta durante l’esercitazione di Protezione Civile A.N.P.A.S. Lazio a Campagnano Romano l’8 e 9 aprile ultimo scorso.
Emanuela: Ciao President
Enzo: Ciao Emanuela
Emanuela: Sei pronto?
Enzo: Certo, comincia pure con le domande
Continua sull’ARTICOLO